Grande successo e circa 19mila euro raccolti per la Pittarosso Pink Parade a Monteroni d’Arbia: da queste parti niente ferma le donne!

Abbiamo incontrato Laura Ceccarelli, referente sul territorio per la Fondazione Umberto Veronesi, esattamente ad una settimana dalla Pittarosso Pink Parade, la camminata non competitiva organizzata da PittaRosso a sostegno della ricerca scientifica sui tumori femminili. Cinque chilometri, mille donne (e uomini) partecipanti, che lo scorso 23 ottobre hanno inondato e colorato di rosa solidale le colline della val d’Arbia per sostenere insieme il progetto “Pink is Good” per promuovere la ricerca e la sensibilizzazione sui tumori del seno, dell’utero e dell’ovaio.

Parlare con Laura vuol dire percepire tutta la sua voglia di fare, la grande fiducia nella ricerca e la profonda gratitudine per la riuscita di una iniziativa che può fare la differenza nella prevenzione dei tumori femminili.

Cosa rappresenta per te la Pittarosso Pink Parade che hai voluto organizzare a Monteroni d’Arbia?

“Per me il “fare” è sempre stato una necessità. Penso sempre che siamo di passaggio, una vita da spettatori ha poco senso e non vorrei mai lasciare il mio posto senza aver lasciato qualcosa agli altri. Fare aggregazione e creare momenti per stare insieme e costruire ricordi mi è sempre piaciuto. Ho organizzato tante cose negli anni, gite e uscite fuori porta tra famiglie, sempre pensate con iniziative e occasioni per condividere esperienze, scoprire nuovi posti, mettersi in gioco. Nel 2020 una diagnosi tumorale mi ha stoppato. La settimana di ricovero all’Istituto Europeo Oncologico, in pieno lockdown, è stato il momento peggiore perché tante persone che avrebbero voluto starmi accanto non hanno potuto farlo per cause di forza maggiore. Quando tutto è passato, la sensazione è stata quella di sentirsi “miracolata”, forse è la parola giusta, ma anche un po’ in debito perché mentre tu ne sei fuori e ne cavi le gambe, sai che non è stato così per tutti. Io non sono medico né ricercatore, l’unico modo per pagare quel debito è fare la mia parte. La prima volta comprai i panettoni, per il Natale solidale, e da lì mi hanno contattato, ho sostenuto e promosso sul territorio tante delle loro iniziative fino alla prima Pittarosso Pink Parade sul nostro territorio”.

La prima edizione si è svolta a Monteroni nel 2021, come era andata?

“Ero convinta che sarei riuscita a mettere insieme, non senza fatica, una trentina di persone. Cercai di aiutarmi con il passaparola tra amici, colleghi, conoscenti. Alla fine eravamo trecentocinquanta”. 

E nel 2022?

“Abbiamo avuto mille partecipanti e ancora stento a crederci. Ero così scettica che, insieme alla mia amica Rosella, aiuto prezioso in questa impresa, abbiamo raccolto e scritto a mano tutte le adesioni pensando che sarebbero state poche e quindi di facile gestione”. 

Un’ondata di solidarietà che ti ha travolto…

“Sono state giornate frenetiche, abbiamo visto crescere questa iniziativa passo dopo passo e non sarebbe stata possibile senza il contributo di tutti coloro che ci hanno aiutato. Dall’amministrazione comunale a tutti i volontari impegnati nel coordinamento e nella gestione logistica di ogni aspetto, dalla Pubblica Assistenza Val d’Arbia che era presente con ben due equipaggi al dj che ha animato l’iniziativa, a tutte le realtà locali che ci hanno supportato con il loro lavoro e a coloro che in forma del tutto gratuita hanno messo a disposizione dei partecipanti acqua, bibite e snack, curandone la distribuzione e il servizio bar”.

Possiamo condividere lo straordinario risultato della raccolta fondi monteronese?

“Grazie alle adesioni alla camminata e alle donazioni effettuate nella giornata di domenica, comprensive di una donazione straordinaria devoluta dall’Associazione AMA Monteroni che ha curato il servizio bar, abbiamo raccolto oltre 19mila euro. Tutti i fondi raccolti saranno devoluti alla ricerca sui tumori femminili per lo studio di nuove cure e strumenti diagnostici per ridurre il più possibile il rischio di queste malattie”.

Hai già nuove iniziative in programma?

“Solitamente a Natale la Fondazione Umberto Veronesi propone Il panettone per la ricerca da regalare ad amici, clienti, collaboratori, familiari. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato a supportare il lavoro dei migliori ricercatori impegnati a trovare nuove cure e terapie innovative per bambini e adolescenti malati di tumore. Sempre al sostegno della ricerca e della cura sui tumori infantili è dedicata anche la campagna “Il pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente” che periodicamente rilanciamo. Sul territorio, invece, stiamo lavorando alla programmazione di una serie di serate che prevedono la visita guidata al Santa Maria della Scala, con una particolare attenzione alle aree espositive meno note e lontane dai percorsi prettamente turistici, e a seguire un aperitivo in compagnia. Questa iniziativa sarà dedicata alla nostra amica Marzia Roncucci”.

L’articolo Laura e la necessità del fare: 19.000 raccolti proviene da SIENASOCIALE.

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