Graziano Cipriani e’ stato stroncato da un terribile male: e’ deceduto, lo scorso dicembre, dopo che la malattia lo ha “consumato” in soli 2 mesi. “Una montagna di bontà” così lo definisce la moglie Donata che, in sua memoria, ha organizzato un evento in favore di QuaViO odv. “A Colle Val d’Elsa lo conoscevano tutti ma anche a Siena era volto noto: aveva nel cuore la Contrada della Chiocciola”.
Sono stati tanti quelli che ieri lo hanno ricordato. Amici di una vita, conoscenti recenti tutti accomunati dal desiderio di stare insieme con la mente rivolta ad un uomo che ha lasciato un chiaro segno del suo passaggio terreno.
Un momento dell’evento di ieri
“Era un uomo di grande bontà. Ottimo meccanico era capace di riparare sia mezzi pesanti che altro. Lo rimpiange soprattutto sua figlia ventenne alla quale era molto legato”.
Benedetta, capelli lunghi e sguardo profondo, e’ li, vicino a sua madre. Ascolta in silenzio. E’ come se il babbo fosse nell’aria e lei cercasse di percepirlo al meglio. Quel babbo che adorava il mondo dei cavalli e dentro il quale era conosciuto ed amato: era orgoglioso del percorso intrapreso da Benedetta, ludico prima e agonistico dopo, nella disciplina del salto a ostacoli. Non mancava una gara: sempre presente fino all’ultimo.
Benedetta con suo padre
Queste due donne hanno voluto fortemente un evento di beneficenza che fosse utile a preservare la memoria del loro congiunto.
“La signora Donata aveva sentito parlare di noi da Rossana Barnini, estetista oncologica che ci offre volontariamente i suoi servizi in hospice. Quello che più mi ha sorpreso è stata l’atmosfera di autentica familiarità che si è creata fra i circa 90 convitati, la visibile gioia di ritrovarsi nel ricordo di una persona speciale” ha rimarcato Vanna Galli presidente del sodalizio senese.
“Ed era speciale per le sue qualità umane, prima fra tutte quella aver cura degli altri, affettivamente, praticamente. Era un punto luminoso che attraeva” ha concluso la signora Donata.
I due coniugi insieme
Il commento finale proprio di Vanna Galli: “mi ha davvero commosso l’aver osservato come il valore della nostra esistenza può risiedere, più che nei beni materiali, nella nostra capacità di avere un cuore aperto ai nostri simili. Allo stesso tempo sono rimasta sorpresa della generosità dimostrata anche nei nostri confronti. Quanto bisogno c’è di poter parlare dal cuore, compresso, dei dolori seppelliti troppo in fretta, a qualcuno che col cuore triste, ma fiducioso, voglia fermarsi ad ascoltarli.
Anche la Val d’ Elsa ci chiede quella solidarietà che, sia pure in pillole, sappiamo portare alle persone che ci chiamano.
Il nostro servizio concretizza spiccatamente il tratto umano del Prendersi Cura. Tratto umano non tanto e non solo per la naturale disposizione dei Volontari e degli operatori, ma arricchito nel corso del tempo e della pratica da continuo apprendimento su tutto ciò che riguarda la relazione di fiducia nel tempo ultimo della vita”.
Sullo sfondo una raccolta fondi che sosterrà la missione di QuaViO accanto ai più fragili nel segno di un uomo che vive nella memoria di chi e’ restato.
L’articolo “Graziano era un gigante: in 2 mesi e’ morto. Altruismo per ricordarlo” proviene da SIENASOCIALE.IT.